Come già ampiamente anticipato nel post dello scorso 17 maggio, la redazione di "i-Lib" aveva segnalato ai suoi lettori la nascita di un nuovo portale dell'INAIL-ISPEL totalmente dedicato al processo di valutazione dei potenziali rischi di stress da lavoro-correlato. Era stato anche anticipato che, con in un paio di giorni di studio dei materiali, la redazione avrebbe potuto postare una recensione del lavoro svolto dall'ente nazionale. Dopo approfondita analisi dei documenti e dei testi messi a disposizione nel nuovo portale, il giudizio che è possibile esprimere, ragionevolmente, è di luci ed ombre sul lavoro svolto.
Prima di entrare ancor più nel dettaglio della valutazione, appare opportuno ribadire, ancora una volta, la scarsa considerazione che INAIL-ISPESL tende ad attribuire agli strumenti della comunicazione ed in particolar modo alla cura grafica e semiotica dei propri lavori. Per essere un portale ufficiale nazionale di una istituzione del livello dell'INAIL ed avendo l'obiettivo non poco ambizioso di dare un contributo "pesante" al nuovo processo valutativo dello stress correlato al lavoro, il risultato finale è, quantomeno, deludente. Una grafica pessima, poca chiarezza nell'esposizione dei contenuti, nessuna gerarchizzazione comunicativa ne agevolazione visiva per un facile accesso alla complessa materia. Lo scarso risultato, in verità, si registra non solo per il nuovo portale ma, in generale, in tutto il sito dell'ISPESL-INAIL in particolare, davvero poco curato sul fronte della chiarezza ed efficacia comunicativa. Ciò premesso, per quel che riguarda gli aspetti positivi del lavoro realizzato, indubbiamente quello della sistematizzazione del materiale e della sua messa a disposizione degli utenti in modo organico è, indubbiamente, un notevole passo avanti nel panorama nazionale, sino ad ora del tutto privo di riferimenti condivisi e della necessaria consapevolezza tecnico scientifica in materia, se non per pochi ed apprezzati esperti. La raccolta della normativa e dei materiali metodologici per realizzare il processo di valutazione in modo conforme alle linee guida della Circolare ministeriale sul tema, oltre a tranquillizzare gli RSPP ed i consulenti sulla validità delle procedure adottate, permetterà anche una valutazione omogenea da parte delle ASL e dei DPL su tutto il territorio nazionale, avendo ora chiari i parametri per comprendere la bontà di un processo o l'efficacia della sua concretizzazione. In questa ottica va indubbiamente un plauso ai tecnici degli enti preposti e delle ASL che hanno codificato l'intero percorso. La nota negativa, invece, non va tanto ai contenuti del portale quanto alle attese che questo aveva ingenerato. Chi da tempo segue il blog, aveva già avuto modo di apprezzare i commenti positivi postati ad ISPESL ed ASL Verona sugli strumenti metodologici messi a disposizione al pubblico in questa prima fase di sperimentazione. Superata la quale ci si attendeva una ulteriore evoluzione del materiale originario, anche a seguito dei risultati operativi ottenuti dalla predetta "prova su strada" dell'approccio pragmatico implementato. In realtà, analizzando il materiale messo in rete sul portale, forte è stata la delusione nel ritrovare quanto già prima più volte segnalato su diversi siti, senza nessuna effettiva modifica rispetto a quanto inizialmente prodotto. Con la differenza che il foglio di Excel sviluppato in Veneto dava la possibilità di poterlo caricare sul PC portatile ed operare nelle diverse imprese, nei luoghi di lavoro, senza il vincolo della connessione ad internet (il wireless non sempre è presente nei capannoni industriali), mentre, ad oggi, per effettuare la valutazione con il portale si è costretti ad essere vincolati al computer dell'ufficio ed alla connessione alla rete. Indubbiamente un passo indietro per la diffusione degli strumenti di valutazione. In conclusione, pur apprezzando lo sforzo realizzato per coordinare ed omogeneizzare i diversi materiali, per operatori del calibro dell'INAIL o dell'ISPESL è innegabile che le aspettative non sono state attese, con una perfomance buona ma sicuramente ben al di sotto di quelle che sono le potenzialità che i suddetti enti potrebbero esprimere.
Prima di entrare ancor più nel dettaglio della valutazione, appare opportuno ribadire, ancora una volta, la scarsa considerazione che INAIL-ISPESL tende ad attribuire agli strumenti della comunicazione ed in particolar modo alla cura grafica e semiotica dei propri lavori. Per essere un portale ufficiale nazionale di una istituzione del livello dell'INAIL ed avendo l'obiettivo non poco ambizioso di dare un contributo "pesante" al nuovo processo valutativo dello stress correlato al lavoro, il risultato finale è, quantomeno, deludente. Una grafica pessima, poca chiarezza nell'esposizione dei contenuti, nessuna gerarchizzazione comunicativa ne agevolazione visiva per un facile accesso alla complessa materia. Lo scarso risultato, in verità, si registra non solo per il nuovo portale ma, in generale, in tutto il sito dell'ISPESL-INAIL in particolare, davvero poco curato sul fronte della chiarezza ed efficacia comunicativa. Ciò premesso, per quel che riguarda gli aspetti positivi del lavoro realizzato, indubbiamente quello della sistematizzazione del materiale e della sua messa a disposizione degli utenti in modo organico è, indubbiamente, un notevole passo avanti nel panorama nazionale, sino ad ora del tutto privo di riferimenti condivisi e della necessaria consapevolezza tecnico scientifica in materia, se non per pochi ed apprezzati esperti. La raccolta della normativa e dei materiali metodologici per realizzare il processo di valutazione in modo conforme alle linee guida della Circolare ministeriale sul tema, oltre a tranquillizzare gli RSPP ed i consulenti sulla validità delle procedure adottate, permetterà anche una valutazione omogenea da parte delle ASL e dei DPL su tutto il territorio nazionale, avendo ora chiari i parametri per comprendere la bontà di un processo o l'efficacia della sua concretizzazione. In questa ottica va indubbiamente un plauso ai tecnici degli enti preposti e delle ASL che hanno codificato l'intero percorso. La nota negativa, invece, non va tanto ai contenuti del portale quanto alle attese che questo aveva ingenerato. Chi da tempo segue il blog, aveva già avuto modo di apprezzare i commenti positivi postati ad ISPESL ed ASL Verona sugli strumenti metodologici messi a disposizione al pubblico in questa prima fase di sperimentazione. Superata la quale ci si attendeva una ulteriore evoluzione del materiale originario, anche a seguito dei risultati operativi ottenuti dalla predetta "prova su strada" dell'approccio pragmatico implementato. In realtà, analizzando il materiale messo in rete sul portale, forte è stata la delusione nel ritrovare quanto già prima più volte segnalato su diversi siti, senza nessuna effettiva modifica rispetto a quanto inizialmente prodotto. Con la differenza che il foglio di Excel sviluppato in Veneto dava la possibilità di poterlo caricare sul PC portatile ed operare nelle diverse imprese, nei luoghi di lavoro, senza il vincolo della connessione ad internet (il wireless non sempre è presente nei capannoni industriali), mentre, ad oggi, per effettuare la valutazione con il portale si è costretti ad essere vincolati al computer dell'ufficio ed alla connessione alla rete. Indubbiamente un passo indietro per la diffusione degli strumenti di valutazione. In conclusione, pur apprezzando lo sforzo realizzato per coordinare ed omogeneizzare i diversi materiali, per operatori del calibro dell'INAIL o dell'ISPESL è innegabile che le aspettative non sono state attese, con una perfomance buona ma sicuramente ben al di sotto di quelle che sono le potenzialità che i suddetti enti potrebbero esprimere.
VOTO FINALE = 7
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