venerdì 3 giugno 2011

Osservatorio Olympus: la valutazione degli ultimi due anni di attività legislativa ed il confronto con la precedente architettura normativa

In questo post la redazione di "i-Lib" riporta, con grande piacere, la recensione del libro "3 agosto 2007 - 3 agosto 2009. Due anni di attività legislativa per la salute e la sicurezza dei lavoratori", a cura del Prof. Paolo Pascucci (ordinario di diritto del lavoro nell'Università di Urbino Carlo Bo" e presidente della Commissione scientifica dell'Osservatorio "Olympus") e di Luciano Angelini e Chiara Lazzari, (rispettivamente ricercatore confermato e ricercatrice a tempo determinato, sempre all'Università di Urbino). Il testo, inviato alla redazione direttamente dall'Osservatorio, è uno dei pochi ma significativi esempi di cosa possa essere un lavoro di ricerca ed analisi non "contaminato" da logiche di mercato e di marketing (situazione che dovrebbe essere ordinariamente confacente al ruolo dell'università).
Il contenuto del libro, infatti, sebbene possa non del tutto trovare piena condivisione in alcuni passaggi, è meritoriamente ben fatto, pulito ed asciutto nelle sue analisi e con un linguaggio che, pur esprimendo chiaramente un background di specifica competenza in materia, non scivola mai in un lessico "barocco" tipico dei giuristi, evitando di ricorrere alla citazione latina e suddividendo con chiarezza la riflessione personale dalla considerazione lessicale ed interpretativa. Il testo analizza solo quelli che definisce come i "pilastri" del nuovo Testo Unico sulla Sicurezza (TUS), ossia il Titolo I ed alcune parti del Titolo XIII del Dlgs 81/2008, modificato dal Dlgs 106/2009. Ciò nonostante i riferimenti alle molteplici connessioni con altri aspetti della normativa vigente ed, in particolare, con quella relativa alla contrattazione nazionale (CCNL), sono indubbiamente ampi e chiari nella loro esposizione. Chiude il testo uno specifico allegato con un dettagliato confronto tra le disposizioni del TUS ed il "vecchio" Dlgs 626/94, esplicitando differenze semantiche e dispositive. Unico limite rilevabile, tipico dei testi giuridici, è la totale assenza di schemi grafici o diagrammi esplicativi, molto efficaci nel permettere la comprensione di testi articolati e complessi come alcuni passaggi del TUS mostrano di essere.

VOTO FINALE 8,5




Nessun commento:

Posta un commento

Grazie per aver lasciato il tuo commento.
La redazione di "iLib".