domenica 8 maggio 2011

Documentazione per la sicurezza in cantiere

La redazione di "i-Lib" propone ai propri lettori una nuova recensione relativa al libro: "Documentazione per la sicurezza in cantiere". Il testo, alla sua seconda edizione, è pubblicato per i tipi della DEI (Tipografia del Genio Civile) ed i suoi autori sono padre e figlio (Massimo Caroli, Carlo Caroli), entrambi esperti del settore. Dal punto di vista prettamente formale il libro è indubbiamente ineccepibile. Nella parte iniziale ed in quella finale, gli autori eseguono metodicamente una puntuale disamina delle novità normative in materia di sicurezza nei cantieri apportate al Dlgs 81/2008 dai successivi atti legislativi (Dlgs 106/2009 e L.88/2009).
Tutto il resto del libro, invece, incluso il CDRom, è completamente dedicato a presentare i modelli di lettere e/o convocazioni che di diversi attori del ciclo produttivo di cantiere (committente, responsabile, coordinatori, ecc.), sono obbligati a produrre per dettame normativo. In sintesi, il libro (il CD Rom), non è altro che un archivio di lettere amministrative e di qualche check-list da utilizzare nelle fasi primarie di gestione della sicurezza in cantiere. Come accennato inizialmente, seppur ineccepibile dal punto di vista formale, il libro instilla molte perplessità, sia nella parte contenutistica che di contributo alla cultura della sicurezza. In primo luogo perché il titolo trae in inganno. Nel libro non viene trattato l'argomento della documentazione formale da tenere obbligatoriamente in cantiere (dai DURC ai POS sino alle verifiche periodiche di cui al recente decreto ministeriale). La documentazione a cui fa riferimento il testo è relativa esclusivamente agli scambi epistolari tra i coordinatori e la committenza e/o le imprese esecutrici, ovverosia alla formalizzazione cartacea di alcuni obblighi procedurali iscritti dalla normativa in capo ai diversi soggetti coinvolti nella sicurezza cantiere. Il secondo dubbio che il testo instilla è sulla sua effettiva utilità in termini di aumento della cultura della sicurezza e della prevenzione. Produrre l'elenco degli atti amministrativi per gestire gli aspetti formali della "comunicazione" è davvero un elemento utile per l'innalzamento qualitativo della sicurezza nei cantieri? E, soprattutto, quasi 40 euro di costo sono davvero proporzionali al lavoro svolto, sapendo che gran parte del materiale utilizzato è già presente nel Testo Normativo o gratuitamente reperibile in rete? In questo specifico caso sembra configurarsi uno scarso controllo "culturale" da parte della casa editrice, sensibile più alla numerosa platea di potenziali acquirenti desiderosi del "cotto e mangiato" che ad un effettivo ruolo "editoriale", ossia di valutazione preventiva della qualità degli argomenti da inviare alla stampa. Sarebbe stato più opportuno, invece, operare una "pre-selezione editoriale", in grado contribuire ex ante all'innalzamento del livello professionale dei tecnici, non solo vendendo loro un "prodotto" ma, soprattutto, garantendone una "qualità" tale da aumentarne la conoscenza ed, in particolare, la consapevolezza (ruolo sociale degli editori).

VOTO FINALE = 5,5


  

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